Perché ci piacciono i peperoncini? I motivi che stanno dietro all'uso smodato del piccante in tante cucine non è esattamente chiaro. C'è chi parla (come il dottor Paul Rozin dell’Università della Pennsylvania) di “masochismo benigno”, c'è chi sostiene che l'uomo abbia imparato ad apprezzare quel pizzicorio focoso grazie ai tanti vantaggi che questo curioso ortaggio porta con sé (dall'essere un antibatterico naturale, fino alla sua funzione di regolatore della pressione, ad esempio).
Il fatto è che la sensazione di piccante piace perché funziona come un vero e proprio allarme antincendio senza che però l'incendio scoppi davvero. La capsaicina, responsabile della sensazione piccante, è una molecola particolarmente burlona e inganna i nostri recettori facendogli credere che in bocca il cibo raggiunga la comoda temperatura di 43 °C, senza che questo sia vero e, in parte, senza lasciare danni. Simpatica vero?
Fatta questa doverosa premessa scopriamo insieme l'esilarante top 5 dei peperoncini peggiori (o migliori) al mondo!
La classifica in questione è in continuo aggiornamento: il primo chimico a compilarla è stato il buon vecchio Scoville, che utilizzava un metodo qualitativo, ma oggi la chimica analitica ci aiuta ad avere dati più precisi. In alto i peperoncini e partiamo!
5 - HABANERO RED SAVINA (250.000 – 577.000 SHU)
L'Habanero Red Savina è un piccolo (si fa per dire) gioiellino appartenente alla specie Capsicum chinense. Detto anche Dominican Devil's Tongue Pepper o Ball of Fire Pepper, è entrato nel Guinnes dei Primati nel 1994 per lasciare il podio al Bhut Jolokia solo nel 2007. La misurazione record di 577.000 unità Scoville non è mai più stata raggiunta e il Red Savina mediamente misura circa 250.000 SHU. Complotto della potente lobby dei coltivatori seriali di peperoncini mortali? Chissà, resta il fatto che nel dubbio con il Red Savina è meglio non scherzare.
Curiosità tenera: il nome Savina era quello della mamma di Frank Gacia che nel 1989 scovò tra i suoi Habanero Orange questa variante rossa. Chissà come l'ha presa.
4 - BHUT JOLOKIA (1.041.027 SHU)
Ghost Pepper, Bih Jolokia, Naga Jolokia, Re Cobra, peperoncino Serpente: è lui, il magico Bhut Jolokia. Un peperoncino dal sapor mediorientale, offerto al mondo dall'azienda indiana Frontal Agritech. Un ibrido importante tra Capsicum chinense e Capsicum frutescens, importante sia per mission che per dimensioni: un suo frutto può raggiungere i 9 cm di lunghezza.
Perché si chiama anche Ghost? Perché inizialmente non sembra voler uccidere le tue papille gustative e solo quando abbassi la guardia ti lancia il suo milione di Unità Scoville!
3 - NAGA VIPER (1.382.118 SHU)
Prima di descrivere il Naga Viper, il cui nome fa presagire meraviglie, dedichiamo due righe all'Infinity Chili che per due settimane, nel febbraio 2011, ha detenuto il Guinnes World Record. Aneddoto: Grantham (Inghilterra) può vantarsi di poche cose e una di queste è il ristorante Bindi che si bullava di servire il curry più piccante al mondo (preparato con 20 Infinity Chili). Fiumi di persone ci provarono ma solo l'intrepido dottor Ian Rothwell ne finì orgogliosamente un piatto intero. Ciò gli costò 50 minuti di sudore freddo e 10 meravigliosi minuti di allucinazioni da endorfine.
Torniamo al Naga Viper, figlio legittimo di Gerald Fowler, inglese con l'hobby degli incroci. Gerald ha incrociato Bhut Jolokia, Trinidad Moruga Scorpion e Naga Morich e… boom! Ha creato questo ibrido biologicamente irriproducibile e a dir poco pungente, che a dirgli vipera gli si fa un complimento.
2 - TRINIDAD MORUGA SCORPION (1.200.000-2.000.231 SHU)
Finalmente torniamo ai Caraibi e precisamente a Trinidad, regione Moruga, l'isola dove tutto ebbe inizio. È il 2012 quando il nostro Trinidad Moruga Scorpion viene incoronato il più piccante al mondo e le caratteristiche le ha tutte: è una devastante pallina da golf rugosa con la coda da scorpione. Assolutamente temibile, almeno fino al 2013.
1 - CAROLINA REAPER (2.200.000 SHU)
Il mietitore della Carolina: badaboom! Detto anche romanticamente HP22B (higher power pot N 22 plant b) è l'attuale detentore del Guinnes dei Primati (dal 2013). Creato dal sapiente pollice verde di “Smoking” Ed Currie della PukerButt Pepper Company, è un inquietante scorpioncino rosso e rugoso. Sarà anche il più bello del reame ma la sua potenza è allucinante e non sono mancati anche gli intrepidi dell'ultima ora che poi sono finiti all'ospedale.
Il viaggio nel mondo del peperoncino è affascinante e avventuroso ma richiede una buona dose di umiltà, di adattamento e un pizzico di coraggio: BE BRAVE! EAT HOT!
Per approfondimenti:
https://foodcrumbles.com/spicy-science-capsaicin-peppers/ https://www.focus.it/scienza/salute/il-peperoncino-piu-piccante-del-mondo https://www.dailymail.co.uk/news/article-2257120/Doctor-eats-curry-hot-known-The-Widower-chefs-making-wear-goggles-face-mask.html